Uno dei miei libri preferiti del genere umoristico è Tre uomini in barca (per non parlar del cane). O Tre uomini in barca (per tacer del cane). (l’autore)
Tre uomini in barca nasce come guida turistica. L'idea di partenza era di raccontare il suo viaggio, la sua luna di miele lungo il corso del Tamigi, sostituendo nel racconto la moglie con due suoi amici, realmente esistiti. L'editore, leggendo il manoscritto, decise di tagliare le parti storico-descrittive dei monumenti e lasciare tutta la parte umoristica, rendendo il romanzo tra i più famosi dell'umorismo inglese.
Si racconta di un viaggio di quindici giorni, in barca a remi, con le più esilaranti disavventure, situazioni, stravolgimenti possibili.
Si sceglie un viaggio per rinfrancarsi da questo malessere generale dei tre protagonisti, Jerome, George ed Harris. Via con la lista, altra gag, di cosa portarsi dietro, con la mia storia preferita, quella di zio Podger che appende un quadro.
Quanto ai protagonisti di questo romanzo, Harris è un uomo più prosaico del gruppo, ma che si esibirà in una canzonetta comica che vi consiglio. George è il più pratico, il più pigro, ma anche quello capace di coinvolgere passanti e villeggianti nelle sue stupidaggini, come la fotografia sul fiume.
Montmorency è invece il fox terrier di Jerome, che si imbarca con loro, ma ha una vita tutta sua, è un po' come uno Snoopy particolarmente nervoso. Si azzuffa con altri cani, viene distrutto psicologicamente da un gatto, fa amicizia con randagi.
Consiglio la lettura in estate, ma anche in inverno, quando si è un po' tristi, risolleva il morale.